Come guadagna l'opensource

Salve,

come da oggetto vorrei chiedere come fa a guadagnare l’opensource?

ad esempio l’azienda RedHat come fa a pagare i programmatori se poi non ha entrate, o anche Canonical che sviluppa Ubuntu come fanno?

Grazie,
Giorgio

ps: potrei aver detto qualche castroneria, mi scuso in anticipo

RedHat ha entrate eccome, così come le hanno molte aziende che sviluppano esclusivamente software libero :slight_smile:

Semplificando molto, ci sono storicamente due modelli per fare soldi col software: o dici “il software è un bene qualsiasi, come una biro” e quindi vendi il software, o dici “il software non è una biro” e fai i soldi sui servizi correlati (supporto, sviluppo, ecc.). Se vuoi usare RedHat, tanto per fare un esempio, la licenza la paghi, ma non è il software in sé che viene venduto, ma il supporto, gli aggiornamenti di sicurezza tempestivi, e tutti i servizi correlati.

Poi tieni conto che a molte aziende conviene liberare software utilizzati da loro perché così altri possono contribuire, oppure collaborare a progetti già esistenti al posto di reinventare la ruota… :slight_smile:

https://it.wikipedia.org/wiki/Lettera_aperta_agli_hobbisti

Cosa intendi per:

Scusa se sono così pignolo, ma voglio ben capire come funziona.

Grazie,
Giorgio

Centos è RedHat senza il supporto. Sono proprio gli stessi sorgenti, ma con Centos tu la scarichi, tu la installi, tu la aggiorni, con Red Hat ti trovi la macchina (quasi esclusivamente server) pronta al via.
Se hai bisogno, per esempio, di JBoss loro ti configurano e ti confezionano tutto.
Se usi Centos devi scaricare JBoss, Apache, Java, “ecchissa_quale_altro_software” e ti devo configurare il tutto.
Insomma paghi il servizio fornito con tutto il know-how di RedHat.
Ubuntu viene finanziato da Canonical, che guadagna sui server, nel cloud e iot.
PS un piccolo ot, se non fosse giunta notizia Canonical ha abbandonato Unity e torna a Gnome, il motivo sembrano i costi/ricavi, il desktop non è renumerativo. Ma non lo per nessuno, non conosco una distro (che fa business con l’open source) che spinga sul desktop.

https://en.wikipedia.org/wiki/Red_Hat#Business_model
https://arstechnica.com/business/2012/02/how-red-hat-killed-its-core-productand-became-a-billion-dollar-business/

[quote=Caterpillar]https://en.wikipedia.org/wiki/Red_Hat#Business_model
https://arstechnica.com/business/2012/02/how-red-hat-killed-its-core-productand-became-a-billion-dollar-business/[/quote]

Grazie ci darò un occhio.

Ci sarebbe anche da dire che oltre all’Open Source di RedHat, Canonical, Mozilla ecc… c’è anche un’Open Source fornito da un esercito di volontari che non guadagnano nulla e talvolta sono stati loro a togliere le castagne dal fuoco alle aziende.

Ci tengo a sottolineare la differenza tra Software Libero ed opensource https://www.gnu.org/philosophy/free-sw.it.html

Non sono bravo a spiegarlo nemmeno io che ci lavoro da una vita :smiley:
Pero’ noto che ad oggi si tende ancora a pensare che opensource significa gratis :wink:

Io non capisco niente, devo ancora capire come possa fare soldi l’open source e non ne capisco la differenza con il software libero.

[EDIT]Se non capito male la differenza fra il software libero e l’open source è che il software libero si può ridistribuire, giusto?

Io sono un programmatore che lavora per un’azienda di software. Fino ad oggi ho contribuito poco all’opensource, forse un migliaio di righe di codice in tutto. Tuttavia utilizzo programmi composti da svariati milioni di righe di codice (basti pensare al kernel di linux o ad un browser come firefox). Il “guadagno” è che do’ mille e ottengo molti milioni, grazie alla comunità composta da tanti programmatori che cooperano.

Inoltre con il software opensource posso offrire servizi che altri pagano (es. un sito web), risparmiando sui costi delle licenze ed avendo la libertà di apportare modifiche se ne ho bisogno per i miei scopi particolari.
Ad esempio, un modello che vedo diffondersi negli ultimi tempi, con l’avvento del cloud, è quello del https://it.wikipedia.org/wiki/Software_as_a_service. Anche noi ne facciamo uso. Spesso chi fornisce il servizio usa prevalentemente (se non esclusivamente) software opensource a cui collabora o a cui ha dato origine, con evidente interesse.

Sono gli individui, le aziende e qualche volta gli enti pubblici (soprattutto nel campo della ricerca) che ne traggono i principali vantaggi. Non si tratta necessariamente solo di denaro (inteso come scambio di moneta per prodotto) ma anche di:
[list=]
]libertà (non sono soggetto a piani industriali o mode imposte da altri)/]
[/list]
[list=
]
]flessibilità (modifico o configuro come mi serve)/]
[/list]
[list=]
]trasparenza (problemi nascosti che non conviene dichiarare)/]
[/list]
[list=
]
]garanzie (es. se l’autore originale smette di lavorarci altri possono portare avanti i progetti che sono cmq interessanti)/]
[/list]

Deduco che tu non stia lavorando nel settore informatico…

Un libro mooolto interessante
https://www.redhat.com/it/explore/the-open-organization-book

Scusate se non rispondo ma sono a ridosso degli esami.

Ho iniziato quest’anno informatica a Trento, e ho conosciuto solo da pochi mesi il mondo Linux (che devo dire mi sta piacendo un sacco).
Appena finito gli esami volevo provare a scrivere qualche riga di codice per Fedora, però non penso di esserne ancora all’altezza, proprio ieri ho visto il codice sorgente di nautilus e ho preso un di paura viste le tante righe di codice e io con il c per adesso non ne ho scritte molte (con Java ne ho già scritte di più in questo secondo semestre), quindi se qualcuno ha qualche consiglio su come iniziare, non esitate.

Grazie, Giorgio