È possibile recuperare user password?

ciao,
dopo aver cambiato quasi tutto l’hardware ho fatto un’installazione da zero di Fedora 32 partendo da USB e siccome è andato tutto bene, ho anche aggiornato il sistema.
Per la prima volta non ho impostato la password di root, perché la procedura non lo prevede, ma ora vedo che forse è stato un errore.
Infatti dopo aver riavviato tutto, non riesco più a entrare con la password utente: nella console, dopo 3 tentativi falliti si blocca.
Può darsi che dipenda pure dalla tastiera (ho sostituito pure quella e non mi ci sono ancora abituato, magari ho sfiorato un tasto per sbaglio nella compilazione), ma io non so come rimediare.
Ho cercato nel forum e su internet, ma trovo solamente informazioni obsolete o comunque che prevedono di ricreare la password a partire dall’utente root (così lo saprei fare anch’io, mi è capitato in passato).
Ditemi che NON devo rifare tutta l’installazione daccapo…

Prova a vedere qui: https://docs.fedoraproject.org/sq/quick-docs/reset-root-password/

@alciregi
Grazie, avevo visto quella pagina, ma ero concentrato sulla password dell’utente e pensavo non mi servisse, dato che è per la root password
Invece è stata utile, con alcune precisazioni che riporto qui illustrando la procedura che ho utilizzato, perché c’è qualcosina da aggiustare che forse non è scontato che sappiano tutti (specialmente se neo-linuxiani).

Anzitutto va detto che NON è più possibile impostare la password di root, come indicato in quella pagina, perché si ottiene un messaggio di errore.
I passaggi da eseguire sono comunque i seguenti:

  • avviare Fedora e nel GRUB selezionare col cursore la riga da modificare (nel mio caso, ho preso il kernel più recente e solitamente è l’opzione più pratica), il che blocca il conto alla rovescia dell’avvio (in genere è impostato a 5 secondi, che sono sufficienti per la maggior parte delle cose da fare, ma eventualmente si può modificare per quanti secondi si vuole)
  • aprirla battendo ‘e’ (per ‘edit’) sulla tastiera
  • cercare la stringa che inizia con ‘linux’ (in genere il terzo blocco), posizionarsi alla fine (ossia PRIMA dell’accapo che porta al blocco successivo) e scrivere questa espressione:
  • rw init=/bin/bash
    NB: in questo momento non è stata caricata ancora la tastiera italiana, quindi occorre sapere dove sono i caratteri = e / su quella inglese (ossia, cercateveli prima per non annaspare al buio…)
  • avviare la shell indicata (cioè bash) premendo il tasto funzione F10 (oppure la sequenza Ctrl + X)

Così si accede all’ambiente con questo prompt
bash-5.0#
Questo vuol dire che si hanno GIÀ i privilegi di superutente, quindi si può assegnare direttamente una password a un utente (mentre quest’ultimo, per cambiarsela, deve digitare prima quella attuale e poi quella nuova: quindi nel mio caso non avrei potuto farlo, dato che chiaramente ne avevo inserito una ‘sbagliata’, cioè che non coincideva con quella che pensavo di aver scelto).
Qui c’è la tastiera italiana, quindi non ci sono più problemi con eventuali caratteri speciali
Se ci sono più utenti nel sistema e non si è sicuri del nome (p.es. se ha maiuscole o caratteri non-standard al suo interno), se ne può avere un elenco completo digitando:
cat /etc/passwd

Una volta che si conosce esattamente il nome dell’utente di cui occorre modificare la password, digitare il comando:
passw Nome_Utente
dove ovviamente bisogna sostituire al secondo elemento NON il nome per esteso (creato nella seconda fase di installazione), ma quello più breve con il quale l’utente è noto al sistema e appunto individuato dal comando con ‘cat’.

A quel punto viene chiesto di inserire la password e poi ridigitarla per conferma (se le due non coincidono, viene segnalato l’errore e la richiesta viene formulata di nuovo); come sempre in questi casi nel terminal, quello che si digita non è visualizzato a schermo.
L’operazione va a buon fine se dopo qualche istante compare la scritta
all authentication tokens updated successfully

Non abbiamo però ancora finito: difatti è necessario far rietichettare da SeLinux varie cartelle di sistema con la nuova password, perciò digitare ancora:
touch /. autorelabel
Poi, per uscire dalla shell e riavviare tutto quanto (ossia ripartire da GRUB, che se tutto è andato come previsto, non sarà più da modificare provvisoriamente), dare il comando:
/sbin/reboot -f

Dopo aver inserito la nuova password per accedere con quel determinato utente, compare una scritta (di solito suddivisa in più pezzi, cioè su righi diversi) che informa che il sistema potrebbe impiegare anche molto tempo per la rietichettatura operata da SeLinux, poiché deve operare su parecchie cartelle (compresa la /home, ovviamente; sono tutte indicate a video nella console).
In realtà i sistemi attuali sono abbastanza performanti da riuscire a concludere questo ultimo aspetto in pochissimi minuti (anche se dipende dalle dimensioni del sistema ecc., come viene esplicitato).

Spero sia tutto chiaro e che serva a qualcun altro.
Buon proseguimento!