Fedora distro stupenda: chiedo alcune considerazioni

Ciao a tutti.
Sono sempre stato un utente Debian, o arch, ma Fedora mi piace per praticità ed efficienza.
Se debbo scegliere Ubuntu, preferisco Fedora.
Come notate, non posto domande sul forum perchè non mi reca problemi e se debbo risolvere qualche dilemma, mi cerco le guide su internet: la praticità con Arch, mi aiuta a ragionare con sistema gnu/linux.
Vi chiedo una vostra supposizione: lasciando a parte la preferenza, tecnicamente meglio Debian o Fedora ?
Fedora è stabilissima e mi piace un sacco, ma il supporto è sempre garantito da Red Hat ?
Lessi che il rilascio della versione 31 non era assicurata, ma lo sviluppo è continuato.
La versione Fedora Linux è lo sviluppo dei sistemi proprietari della casa Red Hat ?

Grazie.

Io, https://forum.fedoraonline.it/viewtopic.php?pid=250809#p250809, ho mollato Debian perchè non sono trasparenti sulla distribuzione dei loro pacchetti di sicurezza.
E siccome “Debian Project” mi sembra un’entità troppo incorporea, non vorrei che qualche loro volontario poi mi rifilasse qualche spyware o backdoor nei miei sistemi.

Fedora è gestita dalla community (come tutti i progetti open di cui è composta, del resto) ma Red Hat mette a disposizione anche dell’hardware e del personale per mantenerla in piedi al bisogno (ad es. con progetti tipo Koji, anche se non so quanto collaborino i dipendenti di Red Hat perchè non ho ancora capito come si fa a vedere i changelogs con dnf … bastava un dnf changelog koji, e posso confermare che ci sono delle commit da parte del personale di Red Hat).

Del resto, Fedora, è la porta di ingresso per imparare a usare le tecnologie presenti su RHEL e CentOS. Lo scopo di Red Hat non è quindi di lucrare sugli utenti desktop. Loro hanno sempre avuto un ottimo business nel mondo dei server ed enterprise.

Io sono passato a Fedora da poco ma mi ci trovo benissimo.
Tecnicamente Fedora, Arch, Debian e Ubuntu sono la stessa cosa. Sono Linux! Infatti io mi sono ambientato subito. A differenza di OpenSuse (altra mia potenziale candidata) ha tutti i pacchetti che uso io (tranne uno, che me lo sono dovuto compilare ma per fortuna è stato facile) e in generale ha più o meno gli stessi pacchetti. Unica particolarità, è che alcuni di questi cominciano con una lettera maiuscola.

La fatica più grossa è stata quella di leggermi il manuale di dnf e sperimentare questa novità dei “gruppi di pacchetti”. Su debian esiste il “metapacchetto”, ossia un pacchetto vuoto che grazie alle dipendenze ti può arrivare a installare un intero flavour (ad es. apt install budgie-desktop). Su Fedora c’è anche il concetto di gruppo di pacchetti, per installare più pacchetti per uno scopo preciso. Ad es. con dnf groupinfo “Audio e video” puoi vedere quali pacchetti vengono installati dal gruppo, e per installarli si esegue dnf groupinstall "Audio e video"
Per il resto è come usare apt.

Altra differenza “tecnica” è che storicamente le Red Hat based non attivano sudo e lasciano l’utente root sbloccato. Se vuoi impostare “sudo” come su Ubuntu, puoi aggiungere il tuo utente al gruppo wheel e riavviare l’ambiente grafico.