PS: mi rendo conto di aver scritto molto. Spero sia chiaro quello che intendo dire
Ergosum mi ha fatto conoscere questo nuovo mini-PC qualche giorno fa; gli rispondo qua su fedoraonline
Non faccio un’analisi tecnica perché, ovviamente, non conosco la piattaforma. Non conosco come hanno derivato la loro distro da Fedora (quali sono le differenze). Non ho mai avuto a che fare direttamente con le GPU ARM per cui non mi esprimerò nemmeno su questo per riconosciuta ignoranza. Lascerò da parte anche qualunque commento su software libero o proprietario perché non credo sia questo il punto (oltre ad essere noioso perché qua tutti conosciamo la storia pregi/difetti eccetera).
Per cui mi limiterò a commentare il prodotto dal punto di vista dell’utente con occhio tecnico (e molto critico), e dal punto di vista della vita del prodotto (visto che accennano qualcosa).
Eviterò di scrivere “secondo me” ogni volta. Tutto quello che scrivo è una mio opinione, ovvero c’è un “secondo me” davanti a tutto
Loro scrivono “we believe to be the most efficient open source platform in the world today”. Metterei dell’enfasi sul “today”. Osservato oggi, il progetto può essere bello quanto si vuole ma domani? Credo sia importante sapere se questo è un progetto che può stare a galla da solo e che dia qualcosa in più, essere il migliore oggi, non mi sembra convincente perché lo sforzo necessario per doppiarli è davvero minimo per un concorrente. Dev’esserci un piano di lungo periodo non un sogno.
Questo progetto non mi sembra nulla di nuovo sul mercato come concetto, le novità dovrebbero stare nei componenti hardware più aggiornati rispetto ai modelli dei concorrenti attuali. Difatti, è un po’ la storia che loro stessi descrivono su kickstarter nella sezione “What we’ve been up to” (e anche sul forum lo dicono a chiare lettere). Quindi che succederà quando esce la Raspberry Pi4 o comunque la prossima versione di un prodotto più maturo? Per le aziende concorrenti con un modello d’affari più stabile è facile aggiungere quel poco che manca per uccidere una nuova azienda concorrente che basa tutto su un miglioramento hardware (vedere la storia dell’OUYA dietro alla quale c’era anche un’idea più originale). Se vogliono rimanere a galla devono fornire davvero qualcosa di più e non solo un aggiornamento hardware e una personalizzazione di Fedora. Potrebbe essere il supporto o altro, ma non è chiaro.
WHY WE STARTED
Vogliono abbattere i consumi, bello, bene. La differenza con un PC è evidente ma se guardiamo ai diretti concorrenti qualche Watt di differenza non cambia la vita a nessuno.
Condivido l’idea che gli utenti non utilizzano la maggior parte delle risorse di un PC: è verissimo. Ma il sistema deve poter rispondere ai picchi di carico e al fatto che gli utenti a volte lasciano le applicazioni aperte anche quando non le usano. Il fatto che mediamente le risorse utilizzate sono, diciamo, il 10% non mi sembra un buon argomento per dire che dovremmo fornire agli utenti dei PC con una potenza di calcolo tale per cui la media delle risorse utilizzate sia l’80%.
Focalizzarsi troppo su questo concetto rischia di portare ad avere un sistema in cui devi chiudere LibreOffice quando vuoi guardare un video su VLC. O devi chiudere qualche tab del tuo browser per liberare risorse e poter fare quello che vuoi. Già oggi su laptop con scarse risorse ho questo problema.
Purtroppo, noto fra i miei colleghi, la tendenza a dire “ma chi se ne frega dell’ottimizzazione per qualche byte qua e là, tanto i PC oggi hanno 8GB di RAM minimo”; “ma chi se ne frega se ci sono 10 livelli di astrazione, tanto i PC oggi hanno RAM e potenza di calcolo in abbondanza”. Questo porterà a del software esigente in termini di risorse.
Tanto per dire, MS Office nell 1996 era un word processor, oggi nel 2016 è ancora un word processor che fa, di base, le stesse identiche cose per il 95% degli utenti. Però richiede una quantità di risorse di gran lunga superiore. Anche la navigazione su internet esige sempre più risorse eppure non è cambiata così tanto negli ultimi 20 anni.
Ci deve essere una presa di coscienza lato software di una migliore gestione delle risorse. Ridurre l’hardware per ridurre i consumi e farci girare del software esigente di risorse mi porterà semplicemente ad abbandonare il prodotto. Nel caso di questo progetto dipende davvero dal tipo di utente che comprerà questo prodotto. E se volessi installare un videogioco dai repository? Funzionerà? Solitamente non gioco, ma una volta al mese voglio farmi una partita al gioco XY.
Nella loro idea, spaziano dal singolo utente, al piccolo ufficio, fino alle università. Tutti utenti con esigenze molto diverse e pensano di incanalare tutto in un sistema dalla risorse limitate perché credono che questi utenti non abbiano bisogno di potenza di calcolo. Probabilmente è vero ma richiede uno sforzo educativo più che tecnologico. Agli sviluppatori andrebbe spiegato di prestare più attenzione alle risorse che usano. Agli utenti andrebbe spiegato come si usa un computer, invece che cercare di costruirgli il PC attorno e forzare i loro comportamenti: è una missione impossibile.
Guardando nella nostra Patria c’è Praim che fa thin clients. Non vedo il loro obiettivo tanto diverso da quello di questa nuova azienda. Anche se non li chiamano thin clients, questo sono, anche se il mini-PC è indipendente da qualsiasi server.
L’utente che cercano è qualcuno che usa poco il PC. Lo usa per svolgere poche attività. Non vuole una gestione centralizzata (servers) ma vuole un PC completo nel palmo della mano.
Ma l’utente che cercano è l’utente degli smartphone/tablet, e questo prodotto non ha uno schermo. Uno smartphone con uscita HDMI-mini sarebbe molto più interessante.
WHAT PROBLEMS DO WE SOLVE
Il concetto di user-friendly è molto vago. Per un tecnico, una qualsiasi distribuzione Linux è probabilmente più user-friendly di Windows. Per l’utente base la facilità d’uso deriva principalmente dal Desktop Environment in uso e basta: cosa ci sia dietro al cofano non importa a nessuno. Creare l’ennesima distribuzione rischia di ritorcersi contro di loro perché non offriranno molto di più di una Fedora standard ma dovranno investire tempo e denaro per tenerla viva. Ma non commento oltre, forse era davvero necessario per poter ridurre l’uso di risorse al minimo: non lo so.
Sul loro forum, la prima cosa che si chiede è: posso installare Ubuntu? La gente ha le sue abitudini, a noi piace Fedora, ad altri piace Ubuntu, eccetera. Le distribuzioni Linux, anche se molti negeranno, hanno dei costi di uscita molto alti. Ovvero, da utente Fedora “avanzato” migrare ad Ubuntu ha un costo piuttosto alto in termini di: know-how che diventa inutile; tempo da investire per imparare un sistema nuovo. Per l’utente base passare da Gnome a KDE o XFCE eccetera ha un costo non indifferente, se poi ci aggiungiamo che le diverse distro oltre a DE diversi hanno anche pacchetti software di base differenti siamo a cavallo.
Il problema di rendere più user-friendly una distribuzione Linux fallisce nel momento in cui qualcuno ti chiede di installare altro: ovvero una persona con skill oltre la media, quindi fuori da target a cui avevi pensato all’inizio.
Questo prodotto rischia di appassionare solo i tecnici perché curiosi della novità, ma purtroppo non fanno volume quindi vedo un grosso rischio per loro.
WHAT’S NEXT
Lasciano intendere che fra 8 anni saranno ancora vivi. Ho dei dubbi, certo possono avere fortuna, ma non vedo nulla di speciale per farmi scegliere un prodotto come questo per sostituire un PC ad uso casalingo. Posso comprarmi un tablet e una tastiera bluetooth ed il risultato è pressoché equivalente.
CONCLUSIONE
Gli posso solo augurare fortuna perché sembra sia questa quella che cercano, ma non mi sembra convincente come progetto. Sia dalla presentazione su kickstarter, sia dalla risposte sul forum sembra che tutto sia lasciato al caso. Sperano di aver fortuna, glielo auguro
Un’altra cosa. Mi sembra che chiedano troppi pochi soldi su kickstarter, il che potrebbe finanziarli per il lancio del progetto, ma non avanzerà molto per sviluppare la prossima versione. Con 79000$ ci pagano un ingegnere o due per un anno. Il loro finanziatore probabilmente sta mettendo la maggior parte dei soldi.