Problemi con la gestione dei programmi

Buongiorno, sono un nuovo utente di Fedora e provengo da Ubuntu. Ho installato Fedora 18 senza alcun problema (almeno credo), ma quando vado per gestire i programmi, cancellandone alcune per installare dai repo quelli che preferisco, ho riscontrato un grosso problema nel caricamento, nel senso che lancio il programma ma passano almeno 20 minuti prima che l’elenco programmi disponibili sia pronto e funzionante.
Qualcuno sà spiegarmi da cosa dipende? Ho forse sbagliato qualcosa nell’installazione?
Con Ubuntu il software center andava benissimo… :frowning:

Grazie.

Su Fedora si preferisce gestire i pacchetti da terminale. Una volta che hai imparato non ne potrai fare a meno! Per imparare i comandi fondamentali ti consiglio di leggere la guida http://doc.fedoraonline.it/Yum_-_i_comandi_principali.

Alla fine userai quasi sempre i seguenti comandi:

[code]# yum update

yum install nome_pacchetto

yum remove nome_pacchetto[/code]

Per quanto riguarda i repository fai attenzione che non ci siano incompatibilità. Di solito si installano i repo RPM Fusion e adobe. Quando rimuovi dei pacchetti fai attenzione alle dipendenze che si porta dietro.

Altro comando utile, qualche volta, quando si hanno problemi nell’aggiornamento dei programmi installati è " yum clean all" che ripulisce la cache ed il database del sistema di aggiornamento quando si hanno problemi tipo un’archivio compresso con la lista dei pacchetti corrotto, cosa che mi è successa ieri notte mentre eseguivo l’aggiornamento. Poi un bel " yum update --skip-broken" e tutto si è risolto. P.s: visto che provieni da Ubuntu, quindi una Debian, per familiarizzarti ti conviene installare Synaptic. Ti installi così anche apt-get che invece di installare pacchetti .deb gestirà gli .rpm. Userai i medesimi comandi da CLI, semplicemente cambierà un piccolo dettaglio…

Sinceramente… non ho capito nulla.
Nel senso che conosco di nome Yum, ma per me comandi da riga e terminale sono roba da extraterrestri… se non c’è un installatore di programmi tipo software center, non fà per me.

Comunque grazie lo stesso.

Ci sono PackageKit, Apper, Yum Extender (yumex)… sono tutte interfacce grafiche per yum.
E’ molto più lineare usare yum o la linea di comando, probabilmente hai solo perpetrato a lungo tortuose abitudini.
Ad ogni modo, puoi installare tutto “senza fare l’extraterrestre” se lo desideri.
Se sei incorso in errori di configurazione dei repo, aprire un terminale per capire dove è il problema è la via più breve.

Capisco la tua titubanza, Elia29, ma la linea di comando aiuta, eccome se aiuta. Pensa un attimo a cosa faresti se per un’erronea impostazione effettuata in automatico da un programma o da un driver non avessi più la GUI. Cosa fai, riformatti tutto l’HD e perdi tutto quello che hai fatto precedentemente? Idea sbagliata. Prendi il DVD d’installazione, entri in modalità recupero ( solo linea di comando) e modifichi il file di configurazione ( che è un file testuale) che ha creato l’errore e riavvii il computer. Tutto qui. L’interfaccia grafica del Mac OS X è bella vero? Peccato che sotto, eliminati tutti gli orpelli, batta la linea di comando. Qui trovi il OS X allo stato brado ( http://www.puredarwin.org/)… Pensa se dovessi installare i driver proprietari ATI che sono sotto Linux rognosi. Gli installi e ottieni un bel schermo nero per esempio. DVD, modalità recupero e linea di comando. Dai i comandi giusti e… magia! Fidati di quello che dice il vecchio zio Linus… Torvalds… P.s: leggi. Leggi le discussioni che trovi in questo sito. Se sai qual è il tuo problema ci sarà stato forse qualcun altro che lo ha risolto precedentemente. Linux è un Unix, meglio appartiene a quella famiglia di OS e la regola numero 1 è: fai le cose semplici. P.p.s: la grafica è secondaria. Pensa che Ubuntu, proprio la distribuzione da cui provieni, nella versione Server ( http://www.ubuntu.com/server), manca di… GUI. E dopo aver letto ciò ti starai dicendo: " Niente GUI!". Infatti sta a te decidere se installarla o meno. Tranquillo, col tempo dimenticherai i tuoi dubbi. P.p.p.s: la Fedora non è una Ubuntu, nè una Slackware, nè una Gentoo, ne è LFS.

Comunque, se vuoi usare yum, e desideri comunque un’interfaccia grafica,

# yum install yumex

Spiano e reinstallo… sempre fatto così.

[quote=marcomotta]Comunque, se vuoi usare yum, e desideri comunque un’interfaccia grafica,

# yum install yumex

provo questo…

E hai sempre sbagliato :).

Così perdi l’occasione di imparare molte delle cose che il software libero ti propone.

In informatica non c’è mai una soluzione, ce ne sono diverse, alcune semplici, alcune complesse. Quando installi Fedora usi Anaconda, il suo installer. L’installer è programmato in Python ed il Python è un linguaggio di programmazione orientato alla linea di comando. Molte delle utility grafiche di Fedora non sono compilate, ma interpretate. Il motivo: facile manutenzione e portabilità. Lo sò, usare la shell di comando fà paura ma se la spadroneggi ti permette di fare cose altrimenti impossibili. Citando Platone, devi andare in seconda navigazione, cioè sudare, metterti in dubbio e soprattutto leggere. Poi tra qualche tempo tu stesso darai ad un altro quei medesimi consigli che ti sto dando.

Un linguaggio interpretato non lo definirei “orientato alla linea di comando”. E sul fatto che un linguaggio interpretato e più libero come il python sia più facile da mantenere di uno compilato e più strutturato, avrei qualche dubbio. Se cambio il nome ad una variabile in un linguaggio, il compilatore mi segnala errore quando viene richiamato il vecchio nome, e la cosa va avanti finché non sostituisco il vecchio con il nuovo nome della variabile in tutte le righe dove serve. Se lo faccio in python, potrei semplicemente incorrere in un errore a runtime se, e quando, viene eseguita quella porzione di codice…

Forse mi sono espresso male in quel periodo, marcomotta. Il Python sarà pure un linguaggio interpretato e quindi lento rispetto al C++ compilato, ma usarlo nell’installer implica un qualche beneficio: portabilità, velocità nella creazione di un prototipo, abitudini del programmatore, vecchiaia del codice. Se non ricordo male quello che ha riprogettato Anaconda ha parlato di molto codice vecchio, che rendeva quasi impossibile l’aggiornamento. Ma torniamo all’argomento di questa discussione: i problemi di Elia29 nel suo passaggio dalla Ubuntu alla Fedora e la sua " paura" della linea di comando. Io, Elia29, penso che la tua paura da CLI abbia una origine molto semplice: scommetto che se cresciuto usando M$ Windows. Niente linea di comando in nessuna forma, non è così? Se hai dei dubbi su un qualunque comando dato da terminale, scrivi " man <nome_del_comando>" e avrai l’intera manualistica su quel comando.

Mah… ammetto, come la maggioranza degli utilizzatori di PC, che anche io sono nato con windows fin dagli albori, ma sono ormai diversi anni che sono passato a Linux, esattamente da Ubuntu 9.04, e a parte qualche alternanza (di prova) con Mint, Pears, Elementary, ho sempre usato Ubuntu fino adesso.
Ero solo curioso di capire il funzionamento di Fedora poichè dagli screenshot mi sembrava molto accattivante.
Sinceramente le mie letture le dedico ad altro e sinceramente a 50 anni non mi interessa diventare programmatore. A me Linux piace per la sua velocità, la sua sicurezza e sopratutto per motivi politici, punto.
Forse per questo sono sempre stato orientato a distro accendi&usa, più che a distro da costruirsi. Ho provato anche debian dal quale sono fuggito in meno di due ore.

Un mio limite? Forse si… ma in definitiva faccio lo scrittore e non il programmatore, per cui con un browser, un programma di posta, un lettore musica-video e uno di scrittura… per me il PC è già ricchissimo.

Sei caduto nell’equivoco che aprire un terminale significa necessariamente acquisire competenze da “programmatore” ovvero che sia necessario chissà quale difficoltoso apprendistato/“lettura”.
Usare il terminale è più semplice e diretto in numerose occasioni, oltre che salvifico nel caso in cui un utente magari inesperto commetta errori di configurazione.
Usare il terminale non significare usare una “distro da costruirsi”.

Sei incorso in una discreta quantità di luoghi comuni e nella c.d. http://forum.fedoraonline.it/viewtopic.php?pid=206619#p206619.
Spianare e reinstallare deriva anch’esso da pregresse abitudini; non è mai necessario, capire dove è stato commesso l’errore evita di ripeterlo in futuro.

tempus: a parte che non ho capito quella strana parola… babyboh, ma con il sistema spiana e reinstalla l’errore non si ripete in quanto quello che si stava tentando di fare non si fà più e si abbandona quel procedimento… punto. E visto che fino ad oggi ho lavorato alla grande, perché cambiare.
Tu dici che da riga di comando non è necessario essere programmatori… forse io sono vecchio e tu giovane, ma sinceramente dopo un sudo nautilus e un sudo update il resto per me è geroglifico. Predisposizione mentale alla penna e alla carta? Forse, del resto io non sono nato con la tecnologia.
La verità è che quando si scrive sul terminale è invece molto facile portare il PC nel cassonetto… e questa è esperienza diretta.

Comunque, come già detto sopra, ringrazio per la gentilezza e come già detto Fedora non è pane per i miei denti.

buona fortuna.

Se stiamo parlando di https://fedoraproject.org/it/about-fedora#freedom allora Fedora è la distribuzione giusta!

Tutto il resto mi sembra veramente esagerato… soprattutto se rapportato all’installazione di un programma tramite yum, processo che non richiede nessuna iniziativa personale. Se sei veramente interessato alla politica del freesoftware forse vale la pena spendere qualche minuto per leggere poche righe di spiegazioni. Altrimenti, no, Fedora proprio non fa per te.

@ Elia29
Anche io ho 50 anni, non mi interessa diventare programmatore.
Uso Fedora quasi sempre tramite il mouse e le applicazioni grafiche ma ho imparato che usando la tastiera e il terminale, alcune volte, puoi fare in pochi minuti cose che tramite mouse ci metteresti ore.
Comunque non è questo ciò di chi si discute, per reinstallare il sistema e configurarlo come ti piace ci metterai almeno una giornata? e se il problema si ripresenta appena finito perché la configurazione standard per il tuo hardware non va bene che fai? un’altra giornata e via così?
Con l’aiuto che puoi trovare su questo forum dal quale dovrai solo copiare i comandi (raramente ho visto frasi come leggiti il manuale del comando tal_de_tali) riesci a risolvere il problema in poco tempo, poi ti vengono dati suggerimenti, ad esempio “per l’aggiornamento del sistema usa da root il comando# yum update è più semplice del richiamare l’equivalente programma grafico”.

Insomma anche noi cinquantenni possiamo imparare cose nuove!