In ambito tecnologico 10 anni sono davvero tanti, soprattutto perché con ogni aggiornamento vengono aggiunte nuove funzionalità ai vari software e proprio per questo occorrono risorse maggiori per farli funzionare e, purtroppo, un PC che fino a qualche anno fa andava ancora bene per svolgere qualche compito, seppur basilare come la navigazione, adesso fa molta più fatica.
Comunque, a prescindere dai limiti hardware (per quelli purtroppo ci si può fare ben poco), esistono alcune distribuzioni linux che ancora supportano l’architettura 32 bit, alcune di queste sono addirittura pensate e sviluppate proprio per computer ormai datati.
Uno dei grandi vantaggi di utilizzare queste distribuzioni è sicuramente quello di poter avere supporto per hardware datato e, non meno importante, allo stesso tempo poter avere software molto più aggiornato rispetto a distribuzioni di 10 anni fa.
Cito giusto qualche distro dedicata ad hardware meno recente con supporto per architettura a 32 bit:
antiX Linux, BunsenLabs, Q4OS, Damn Small Linux, SliTaz (derivate da Debian/Ubuntu), Puppy Linux (derivata da Debian/Ubuntu e Slackware), Tiny Core Linux, KolibriOS (indipendenti).
Esistono poi anche altre distribuzioni che supportano ancora attivamente l’architettura 32 bit… magari qualcuna di queste potrebbe anche funzionare bene, ma non tutte sono pensate per funzionare su hardware datato (almeno non più datato di 10 anni). Alcune tra queste sono MX Linux, PeppermintOS, Devuan (derivate da Debian), Mageia e ROSA (derivate da Mandriva), NixOS (indipendente), Void Linux (derivata da Slackware), Slax (derivata da Slackware e da Debian)… sicuramente ce ne saranno anche altre che al momento mi sfuggono.
Le alternative ci sono, è solo necessario trovare quella più adatta alle proprie esigenze… sicuramente sono soluzioni di gran lunga più adatte a distribuzioni vecchie di più di dieci anni per le quali non è più previsto alcun supporto.