(Ri)costituzione gruppo per traduzioni

TL;TR c’è qualcuno che sarebbe interessato a (ri)costituire un gruppo di traduttori all’interno del Fedora Project?

Penso che contribuire volontariamente a qualcosa, anche alle traduzioni, debba essere un “dare e avere”.
Nel senso. Sarebbe interessante fare le cose in gruppo, così che se io ho un dubbio, tramite la discussione o perché qualcuno ne sa di più,
imparo qualcosa di nuovo.
Ho un dubbio, chiedo agli altri. Vedo una traduzione che suona male, chiedo agli altri cosa ne pensano. Se invece mi trovo solitario di fronte a migliaia di frasi, alcune ingarbugliate, senza nessuno con cui confrontarmi, dopo un po’ mi arrendo, ho paura di scrivere cavolate, mi annoio, mi stufo, perdo interesse.

Ora io non sono qui a proporre un gruppo con riunioni, policy strette, formalità e burocrazie. Personalmente sono per le cose agili e malleabili (dopotutto anche la “nuova” piattaforma, Weblate, al link traslate.fedoraproject.org, incita al vai e traduci) dove la gente va e viene secondo le proprie possibilità e disponibilità. E allo stesso tempo, personalmente mi è difficile prendere impegni formali e scritti sulla roccia. Quindi non mi va di fare il coordinatore o quello che tira il carretto.
Riterrei però interessante la (ri)costituzione di un gruppo di traduttori legati a Fedora. Dove, di nuovo, ognuno fa quel poco o tanto che può, quando può e sulle cose da tradurre che più gli interessano, però con po’ di confronto con altre persone.
Questo nell’ottica di coinvolgere anche altra gente e creare un gruppetto che sì, contribuisce volontariamente al progetto, ma dove le persone hanno un modo di arricchirsi.

Insomma concludo qui. Per ora.
Mi farebbe piacere sapere se c’è qualcuno interessato. Ed eventualmente aprire una
discussione tutti insieme da qualche parte (mailing list, questo forum o una chat che sia).

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ciao,
sono passato stabilmente a Linux da una quindicina di anni, ormai, utilizzando quasi esclusivamente Fedora, ed è una cosa alla quale ho pensato spesso. Però poi “richiudevo il cassetto delle buone intenzioni” e tiravo avanti.
Il mio lavoro è stato sempre nell’ambito editoriale e negli ultimi anni specificamente nel campo della traduzione saggistica.
Due credo siano state le ragioni per NON impegnarmi:

  • la mancanza di tempo, dato che nel mio lavoro le scadenze sono un problema (da tanti punti di vista);
  • il fatto di non essere un programmatore, quindi l’incapacità di comprendere esattamente cosa ci sia “dietro” una formulazione linguistica.

Ma col tempo un po’ di impegni si sono allentati e forse adesso posso investire del tempo in questo progetto… soprattutto partendo dalle considerazioni che fai tu @alciregi

Vediamo cosa ne può venir fuori, soprattutto se ci saranno altre adesioni.

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Buongiorno, sono un utente Linux per passione.
Pur sostenendo che l’inglese andrebbe imparato meglio da noi Italiani, se avessi trovato traduzioni ad oggi sarei molto Più capace.
Frase contraddittoria? Hahaha si un po’
Presente per tradurre ed aiutare la comunità

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Ciao, ho visto l’email inviata sulla mailing list. Io ci sono, anche se ho poco tempo disponibile da assegnare per la localizzazione, e il poco tempo preferisco dedicarlo “upstream” con Xfce. L’importante è che la piattaforma utilizzata da Fedora possa inviare delle notifiche email alla presenza di nuove stringhe, così da concentrarsi subito sulla localizzazione. Per la revisione… quello secondo me in futuro quando sarà tutto localizzato (così ho fatto in Xfce). Riguardo il metodo di comunicazione, escluderei le mailing list visto la lentezza, per i dubbi semplici e immediati è più utile questo forum oppure una chat su Telegram, il problema di quest’ultimo è che poi le informazioni sono difficilmente indicizzabili rispetto a un forum sul Web.

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Piccolo aggiornamento.
Ho lanciato un appello sulla mailing list e rimosso chi non ha risposto (implicitamente non più interessato). Siamo in una decina.
Poi ho rinfrescato la pagina del wiki del team italiano.
Vi invito (per chi non è ancora iscritto) a iscrivervi alla mailing list. Per il momento usiamo quello come canale “ufficiale”. Poi vediamo.

mi sono appena iscritto, vediamo che succede

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Ciao @alciregi e ciao a tutti gli altri.
In questo periodo ho un pochino di tempo libero extra e sono riuscito finalmente a buttare un occhio sulle traduzioni. L’approccio su weblate mi sembra abbastanza semplice e, come già detto da alciregi, le traduzioni sono un buon modo per contribuire al project.
Vediamo come va.
Buon proseguimento a tutti.
Yatta

Cavolo sono anni che non faccio traduzioni… Avevo fatto anche una presentazione ad un fad, ormai 10 anni fa accidenti!

Buon lavoro, anche se credo ormai bisognerebbe sfruttare di più le traduzioni automatiche.

Ciao @MarioS è un piacere risentirti :slight_smile:

In un certo senso hai ragione, da un punto di vista puramente tecnico le localizzazioni sono (quasi) superate: non solo perché nel 2024 molti più utenti conoscono la lingua inglese (o almeno dovrebbero), ma soprattutto perché stiamo vivendo un nuovo contesto tecnologico dove le AI e le automatizzazioni la fanno da padrone. Ecco, questo è proprio uno dei motivi - forse il motivo principale oltre a quello di avere un pochino di tempo libero in più - ovvero umanizzare un po’ i contesti anche se non strettamente necessario. Non è per andare in controtendenza rispetto al flusso di automazioni a cui stiamo assistendo, ma la volontà di collaborare secondo le proprie possibilità di tempo e conoscenze cercando di mantenere vivo il concetto di gruppo “umano” dove questo molto spesso sta venendo meno (nel Fedora Project ancora no mi sembra). In altre parole, anche se un’attività secondaria all’interno del project è un modo per dire: «Ehy, mi faccio sentire con due cavolate in chat e poi traduco seriamente qualche stringa». Poi le automazioni vengano pure quando le persone cominceranno a scarseggiare: è molto probabile che avvenga presto, e quindi anche giusto lavorare in quella direzione.

Un caro saluto.
Yatta

Salve a tutti,

sono Salvatore Cocuzza e vorrei esprimere il mio interesse nel contribuire alle traduzioni del Fedora Project. Attualmente collaboro attivamente con Ubuntu e Linux Mint per la localizzazione di diversi moduli, quindi sono abituato a lavorare in team e a confrontarmi con altri traduttori per garantire una qualità elevata delle traduzioni.

Trovo l’approccio proposto da @alciregi molto stimolante, in quanto credo anch’io che il lavoro di traduzione sia arricchente non solo per il progetto, ma anche per noi partecipanti. Confrontarsi, scambiarsi dubbi e suggerimenti è essenziale per produrre traduzioni accurate e mantenere vivo lo spirito di gruppo.

Per quanto riguarda gli strumenti, conosco bene Weblate e lo ritengo una piattaforma molto utile e intuitiva per il lavoro di localizzazione. Mi unisco anche al suggerimento di utilizzare canali come il forum o Telegram per dubbi rapidi, lasciando le mailing list per comunicazioni più formali e strutturate.

Sono disponibile a dedicare il tempo che posso e a collaborare per migliorare l’esperienza degli utenti italiani su Fedora.

Un saluto a tutti!
Salvatore

Ciao, nei mesi passati sono riuscito a tradurre al 100% la pagina principale del fedora project (vedi fedora-weblate e fedora-weblate-3.0 che ad oggi sono al 95% e 98%), e aggiornato la pagina internazionale della doc riguardo l’installazione. Mi sono “arenato” dopo aver completato la traduzione di una intera sezione del fedora-docs (quella del DEI) ma senza che questa sia stata “convalidata” dal project. Credo ci siano stati problemi tecnici interni, ho segnalato, ma è ancora tutto fermo. Prima di continuare a tradurre aspetto novità per evitare di perdere tempo.

Il mio consiglio è iniziare a tradurre e, nel caso di dubbi su alcune stringhe, chiedere all’interno della ML o qui nel forum. Ho osservato il canale Telegram italiano, ma credo sia (non me ne voglia nessuno) un po’ troppo confusionario e per questo mal gestito a causa della natura “chat” di Telegram. Per quanto riguarda il confronto via chat, probabilmente il canale Matrix “Fedora Localization” e “Fedora Italia” sono scelte migliori rispetto al canale Telegram. Poi ognuno è libero di proporsi come meglio crede.

Saluti, Yatta.

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Ciao!

Vorrei unirmi al gruppo al fine di rendere più coordinato il lavoro di traduzione. Ho contribuito saltuariamente a qualche traduzione nel corso del tempo, ma la possibilità di rendere coordinato un lavoro di questa portata (visto l’enorme numero di stringhe) lo rende indubbiamente più stimolante e profittevole.
Se il team non è già al completo io ci sono.