[Risolto] installazione su macbook pro

Visto la tendenza di sviluppo degli OS apple (da nausea), desidererei esorcizzare con una bella installazione di fedora 14 sul mio macbook pro in dual boot con Mac OS X snow leopard utilizzando refit. Ho trovato un tutorial che ho soddisfatto installando con successo refit, software open source che mi permette di utilizzare bootcamp senza quindi violare l’EFI del mac.
Adesso dovrei soddisfare la tappa seguente:

[quote]Ora se volgiamo installare altri sistemi operativi ci basta ridimensionare la partizione dove sta OSX usando l’applicazione BootCamp.
Ora possiamo inserire un cd d’installazione, ovviamente di Linux :wink: e riavviare il pc tenendo premuto il tasto C, altrimenti partirebbe normalmente il sistema principale.
Ora bisogna solo stare attenti a non fare installare al nuovo sistema il suo programma di boot nella partizione dove sta OSX, altrimenti sovrascriverebbe rEFIt e non andrebbe più nulla (o quasi). Per Ubuntu ad esempio possiamo farlo una volta giunti all’ultimo passo dell’installazione selezionando l’opzione “Avanzate” e scegliendo di installare grub non nella prima partizione del disco, ma nella partizione dove installeremo Ubuntu.[/quote]
Non posso e non voglio sbagliare, prima di iniziare l’installazione vorrei che mi spiegaste come posso metterla in pratica (mi riferisco alla sola installazione di grub, naturalmente), per essere sicuro di non sbagliare, con una live di fedora 14, visto che in genere io ho fatto fare tutto all’installer di fedora e sul MacBook Pro non l’ho mai installata. Inoltre colgo l’occasione per chiedervi se alla tappa “installazione del bootloader” (in caso di dubbio) è possibile annullare l’installazione (l’ottima guida di mailga non lo specifica). Grazie.

Anaconda, l’installer di Fedora, ha anche lui un passo dedicato al bootloader che ti permette di scegliere dove installare grub.
Questa schermata, se installi dalla live, e’ prima dell’installazione vera e propria ma dopo la creazione delle partizioni.

Quindi dal mio punto di vista non dovresti avere grossi problemi.Il bootloader viene fisicamente installato solo dopo la completa copia dei dati sul disco.

Ciao.

Ho dovuto interrompere l’installazione. Prima di tutto non è chiara il tipo di opzione di partizionamento da adottare, perché “usa lo spazio libero” non va bene perché la partizione “bootcamp” è formattatata in fat e quindi non è libero, “usa tutto lo spazio” evidentemente no, inoltre ho provata dalla live a formattare “bootcamp” in spazio libero o in ext4 e mi dà errore perché la partizione è occupata (?), ho provato con layout personalizzato, seleziono la partizione di bootcamp per l’installazione e mi dice che prima devo correggere gli errori e definire il boot, per l’appunto, ma non mi da opzioni, in basso c’è solo annulla e OK ossia mi dice cosa devo fare ma senza fornirmi gli strumenti necessari per farlo. A nulla valgono i miei tentativi DA NIUBBIO di imporgli la partizione per installare il boot. E me lo chiede ancora prima di partizionare. Mi va avanti solo se seleziono usa tutto lo spazio, ho provato anche quello ma non sono andato più avanti dell’avviso che tutte le partizioni e i dati verranno cancellate.
Per il resto con refit mi chiede subito con una simpatica interfaccia quale sistema voglio avviare (anche la live) e durante la sessione live mi è possibile vedere i documenti in Mac OS X da fedora live. Prima d’oggi non sono riuscito ad aprire documenti contenuti in una partizione hfs+ da fedora. E’ evidente che è solo questo tipo di installazione che offre tutti i vantaggi di un dual boot completo in tutti gli aspetti.
Se riesco ad effettuare l’installazione in questo modo, dubito seriamente che aggiornerò a Lion quando uscirà (mi sa che SL sarà l’ultimo OS apple sui miei mac), ma mi serve Snow Leopard per le applicazioni musicali che possiedo e che non trovano eguali su linux.

ci fai vedere da una live un:

# fdisk -l

[quote]WARNING: GPT (GUID Partition Table) detected on ‘/dev/sda’! The util fdisk doesn’t support GPT. Use GNU Parted.

Disk /dev/sda: 320.1 GB, 320072933376 bytes
255 heads, 63 sectors/track, 38913 cylinders, total 625142448 sectors
Units = sectors of 1 * 512 = 512 bytes
Sector size (logical/physical): 512 bytes / 512 bytes
I/O size (minimum/optimal): 512 bytes / 512 bytes
Disk identifier: 0x00000000

Device Boot Start End Blocks Id System
/dev/sda1 1 409639 204819+ ee GPT
/dev/sda2 409640 558252071 278921216 af HFS / HFS+
/dev/sda3 558516224 625141759 33312768 b W95 FAT32

Disk /dev/dm-0: 3221 MB, 3221225472 bytes
255 heads, 63 sectors/track, 391 cylinders, total 6291456 sectors
Units = sectors of 1 * 512 = 512 bytes
Sector size (logical/physical): 512 bytes / 512 bytes
I/O size (minimum/optimal): 512 bytes / 512 bytes
Disk identifier: 0x00000000

Disk /dev/dm-0 doesn’t contain a valid partition table

Disk /dev/dm-1: 3221 MB, 3221225472 bytes
255 heads, 63 sectors/track, 391 cylinders, total 6291456 sectors
Units = sectors of 1 * 512 = 512 bytes
Sector size (logical/physical): 512 bytes / 512 bytes
I/O size (minimum/optimal): 512 bytes / 512 bytes
Disk identifier: 0x00000000

Disk /dev/dm-1 doesn’t contain a valid partition table
[/quote]
la partizione di bootcamp è la /dev/sda3

ci dai anche questa ?:

# parted /dev/sda print all

Vi ho letto solo un’ora fa.
Oggi ho passato la giornata a scassare il mio macbook.
Non sono OT, vi elenco in sequenza il tutto:
a) mi viene un’idea, installare ubuntu 10.10 per utilizzare l’opzione “sostituisci un sistema linux esistente” in anaconda: procedo
b) l’installazione della live di ubuntu fallisce miseramente provo la alternate
c) con l’alternate, smanetto con i piedi di piombo con una gran paura di perdere l’efi, i dati e il sistema, ma alla fine funziona impostando come partizione di root la partizione di bootcamp, ma dura 5 ore, segno che qualcosa comunque non va (penso io)
d) avvio di ubuntu con lo scopo di controllare se l’installazione è andata a buon fine, si avvia
e) procedo con l’installazione di fedora selezionando “sostituisci il sistema linux esistente” e l’installazione finalmente PARTE
f) l’installazione sembra andare a buon fine, e anche quella del boot loader
g) intanto il macbook comincia a scaldare troppo, le ventole sono a manetta
h) riavvio, il macbook si è trasformato in una friggitrice, refit vede mac os e fedora, ma fedora non parte e chiede di nuovo (in una specie di shell) il cd di installazione, nel frattempo il macbook diventa una fornace.
i) desisto temporaneamente dal fare tentativi con altre installazione, ma anche avviando da mac os x, il mac scalda troppo.
l) cerco di far riassorbire la partizione da bootcamp ma bootcamp non funziona più. Credo che dipenda da refit, cercherò di clonare tutti dati su un disco esterno (temperatura permettendo) avviando da disco esterno, piallando tutto e formattando in hfs+ journaled: poi ci riclono i dati e le preferenze “superficiali” di alcune applicazioni.

N.B. il monitoraggio di sistema del mac non mi giustifica affatto (in termini di risorse) un surriscaldamento di questo tipo.

Purtroppo non vi posto oggi quello che mi avete chiesto perché ho paura di incenerire il macbook avviando la live. Quando (domani) avrò risolto il problema del surriscaldamento lo faccio e magari (se ve la sentite) riprendiamo i tentativi.
Nel frattempo se qualcuno ha una spiegazione a tutto o parte di ciò, sarò ben lieto di leggerla.
Per ora vi ringrazio.

Risolto con g-parted cd-live e la rimozione fisica di refit.
Questo gparted live è fantastico. Il mac è ritornato un computer abbandonando lo statuto di “calorifero”. Per ora vado a nanna. :slight_smile: :hammer: