Riviste Linux e Linux Pro: quale strada?

Stavolta apro io una discussione che mi sta a cuore e che mi fa riflettere da un po’ di tempo.
PREMESSA:
Nel passato ci sono stati thread in cui si chiedeva consigli su riviste Linux e io stesso ho acquistato nel passato qualche rivista che conteneva articoli interessanti. Già, se parlo di articoli interessanti il cerchio si stringe, ma per fortuna ci sono riviste che in modo più o meno tecnico trattano tematiche niente male.
Quella che segue è un’opinione personale che esterno davanti una birra ghiacciata e non vuole essere pubblicità o critica nei confronti delle risorse su carta, che reputo importanti.

Tra queste riviste c’è stato anche Linux Pro, che fa parte di quelle riviste che riescono a trattare argomenti anche complessi con un linguaggio semplice e allo stesso tempo chiaro. E’ stata l’unica rivista che un po’ di anni fa ha parlato anche di noi con tanto di screenshot del sito ed è sempre stata quella più vicina all’utente meno esperto.
Da un po’ di tempo (più di un anno), però, per Linux Pro esiste solo una distribuzione, che probabilmente conoscete. E qui faccio un’altra considerazione importante, in modo che questo non diventi un flame:
NB: volontà mia non è discutere su cosa sia meglio o peggio, ogni distro ha le sue pecche e i suoi pregi, e so anche che l’aspetto economico per una rivista è ben diverso rispetto a noi quattro volontari che occupiamo il nostro tempo libero scrivendo su FOL.

Quindi la scelta di parlare solo di una distro ci sta e non si discute, ma allora perché non rendere pubblica questa affiliazione come lo ha fatto Total Linux? Linux Pro ha sempre seguito la strada di Linux Magazine, una volta si parla di un argomento trattando la distro A, poi dopo si parla di un altro altro argomento con la distro B ecc…, ma non una sola.
Faccio un esempio:
tempo fa c’era un test sulle distribuzioni Linux da utilizzare sui Netbook. Di dieci 5 erano Ubuntu o loro derivate o remix, le altre sono state giudicate (credo anche giustamente) insufficienti. Perchè non si è parlato di Fedora? O di eeedora che ancora c’era? Io uso Fedora 12 su un Netbook e funziona tutto al primo colpo, allora mi chiedo quale sia il senso di queste decisioni oltre all’aspetto economico?
Probabilmente l’aspetto economico basta, e do ragione alle riviste, ma dove andiamo a finire così? Si vuole veramente una sola distribuzione Linux? Cosa succederebbe se fosse veramente così? Un winzozz bis con la conseguente creazione di molti più virus e rootkit? E lo sviluppo? Sarebbe lo stesso? Tutte domande alle quali non ho risposta (o forse non voglio darmela).
Io so solo che se passo davanti a un edicola si parla di una versione Linux sola tranne qualche eccezione, e a questo punto Linux Magazine che tratta due distro (Mandriva e Fedora con tanto di DVD o CD allegato) in due esemplari di gennaio 2010 diversi è da considerare un’eccezione.

Ora ho la bocca secca da quanto ho parlato e bevo un po’, intanto sono curioso delle vostre opinioni sul tema, ma che siano oggettive e costruttive. Ripeto che non voglio con il mio pensiero creare un flame che non porterebbe a nulla.

Robyduck

Sai bene quale è il mio pensiero, condivido quanto tu dici, in aggiunta voglio solo dire che a me non interessa particolarmente di quale distro parlino, bensì interessa che il “come si fa”, quantomeno i passaggi importanti, venga anche riportato per le principali distribuzioni (tutte non si può fare, capisco) come Suse, Slackware, Mandriva e Fedora (ometto Debian solo perché Ubuntu si appoggia su di essa).
Ci sono molti utenti non Debian.based che si avvicinano a Linux, per cui sapere come configurare un repositorio per le altre distro e almeno quale comando si deve usare per aggiornare il sistema (ad esempio) potrebbe essere la chiave di volta per entusiasmarlo.
E poi, siamo sicuri che le distribuzioni linux siano tutte uguali? Io no. Per meglio dire, la base è la stessa (servizi, gestione hardware, comunicazioni fra i processi, iptables eccetera), ma questa è roba per “curiosi”, il nuovo utente (non è dispregiativo, intendiamoci), vorrebbe solo installare i programmi, configurare il desktop, connettersi in rete e così via; cose che variano al variare della distribuzione.
IMHO.

dico la mia da semi-profano…
il mondo gira a masse ovvero aggregazioni, anche io che seguo il tema delle distro linux in maniera molto distaccata ho notato che la più sponsorizzata è ubuntu.
Personalmente ho cominciato con fedora e sono molto affezionato ma ubuntu pare essere la vera antogonista verso i sistemi operativi proprietari e forse le riviste spingono in tal senso per non disorientare chi si approccia al mondo linux sperando di convincere gli utenti che un sistema operativo open si può usare tutti aggregandoli verso una distro ben precisa.
E’ un po’ banale però potrebbe essere così poi se si guarda la realta il mondo giro troppo intorno al “Dio quattrino” e speriamo che non sia questo il caso :-?

[quote=grillitit]
poi se si guarda la realta il mondo giro troppo intorno al “Dio quattrino” e speriamo che non sia questo il caso [/quote]
Oh! Sicuramente è anche questo il caso, ma gli “sponsor” arrivano se hai clienti, ed i clienti li devi fare affezionare ad un buon prodotto. Certi i clienti Ubuntu sono tanti, ma non credo che Fedora-Suse-Mandriva (sommati) non possano superarli.
La fidelizzazione è da sempre la regola.

Concordo con tutto ciò che ha detto Robyduck, in giro il 90% delle riviste sono rivolte a Ubuntu, su internet ci sono una miriade di blog/siti/forum improntate su ubuntu, inoltre noto un comportamento fastidiosissimo degli ubuntiani e cioé il diffusissimo vizio di fare delle stupide prove con altre distro confrontandole con Ubuntu; per prove intendo virtualizzazioni o visioni veloci delle live per poi far tuonare certe frasi:

1- questa distro è troppo scarna e povera di software a differenza di Ubuntu

2- con Fedora l’hardware viene riconosciuto al primo avvio, ma in Nautilus le finestre si aprono distintamente una con l’altra, a differenza di Ubuntu

3- in questa distribuzione mancano parecchi codec che devono essere installati manualmente in un secondo momento, mentre con Ubuntu sono tutti disponibili e subito

Inutile dire che la maggior parte degli autori di queste stupidaggini sono poco intelligenti o comunque pensano di avere tra le mani un sistema Linux superiore.
Proprio questa settimana ne ho ripresi un paio.

Secondo me tutto questo non può che fare male al mondo linux, perché si sta andando verso la direzione sbagliata.

Come forse alcuni di voi hanno capito lavoro all’estero (nelle brulle e desolate lande della Scozia) e sempre per “lavoro” (d’accordo fare il dottorato non è proprio lavorare :stuck_out_tongue: ) ho girato sopratutto i paesi di lingua tedesca. Mi piace passare in edicola e in libreria e affacciarmi sempre al reparto “informatica”.

Ho notato che il “monopolio” Ubuntu è molto meno marcato che in Italia. Nei paesi tedeschi Suse è molto diffusa (sia nelle edicole che in molte amministrazioni). In Scozia (ancora indietro nell’open source rispetto ai paesi germanofoni) si parla molto di Ubuntu, ma anche di fedora e suse. Ci sono riviste che dedicano servizi a tutte le distribuzioni maggiori e poi quelle specializzate in una distribuzione, ma questo è chiaro fin dal titolo.
Stessa cosa in libreria: mi è perfino capitato di trovare la “bibbia” su fedora 11 a disposizione sullo scaffale! E non sono in una grande città.

Questa vuole solo essere una breve panoramica di altre realtà, senza nulla aggiungere alle altre osservazioni sui motivi e problemi (che condivido). Ho visto che anche in Francia c’è qualche cosa in più su altre distribuzioni (Mandriva sopratutto), ma su questo lascio al più esperto “parigino” :hammer:

IMHO il fenomeno delle riviste dedicate a Linux va considerato in un modo molto spietato: prendono un settore di nicchia ed in questo cercano di accaparrarsi il maggior numero di briciole possibile, per garantirsi la sopravvivenza. Non possono guardare troppo per il sottile, e non mi stupirei se in copertina mettessero la donna nuda o se nel numero di dicembre allegassero il calendario con 12 fotomodelle, una per distribuzione. Devono vendere in un settore in cui non c’è praticamente nessun margine di guadagno. Con queste premesse non c’è da stupirsi degli argomenti e del modo in cui sono trattati, tra pagine e pagine con screenshots di sudo dpkg-reconfigure pippo e apt-get purge paperino, forse qualche volta uno spunto interessante si potrebbe anche trovare. Altre volte tutta quella carta è davvero sprecata …

Mi chiedo: ma forse è la strategia di marketing della Canonical che porta a questa “pubblicità” (nel senso che è resa pubblica). Forse la stessa stategia non è utilizzata dagli altri competitor. Io non ricordo di aver visto di recente pubblicità televisive su qualche distribuzione. Ricordo solo anni fa la IBM che pubblicizzava Linux sui server. Mi aspetto di trovarmi qualche trasmissione domenicale di intrattenimento con un intervento Linuxiano, forse centrato su qualche distribuzione che va per la maggiore.
Per terminare: non ricordo chi ha detto “Parlate di me, anche male ma parlate di me”. Se questo serve a far conoscere Linux va tutto bene.

Buon tutto
Silvio

Ho letto per alcuni anni ( penso dal 2002-2003 in poi ) sia Linux Magazine che Linux Pro e devo confessare che sono state entrambe utilissime per poter entrare nel mondo linux in quanto oltre che fornire notizie su linux in generale offrivano la possibilità di imparare tante piccole cose che poi servivano nella pratica( della serie ‘come si fa a…’). Le ho comprate fino a un paio di anni fa e ho smesso non tanto perché non fossero più utili ma perché mi sono accorto che nel mio caso per entrare un po’ più dentro al sistema dovevo scegliere una distro particolare e approfondirla non avendo la possibilità nè il tempo di studiarle tutte.
Ero partito con Red Hat e quindi continuare con Fedora è stato abbastanza naturale anche se all’inizio ho provato altre distro ma essendo ancora abbastanza inesperto sono andato un po’ a caso nelle prove.
Volendo approfondirne una è stato molto più utile FOL che mi ha permesso di imparare in pochi mesi molto più di quanto non avessi fatto negli anni precedenti.

Non mi stupisco più di tanto del fatto che finchè linux era una novità si cercava da tutte le parti la sua valorizzazione senza privilegiare una o l’altra distro mentre ora che novità non lo è più e comincia ad avere un mercato entrino in gioco interessi di diversa natura.

La domanda era : quale strada ?
Non so quanto la mia esperienza possa essere valida in generale perché non faccio parte delle generazioni più recenti abituate più di me all’uso delle nuove tecnologie .Vivendo dentro la scuola come insegnante da più decenni e stando quindi a contatto con ragazzi credo che per farli entrare nel mondo dell’open source in maniera intelligente e costruttiva non saranno tanto le riviste cartacee ma forse – e spero – la frequentazione di forum.
Ho provato in questi anni a portare a scuola sia le riviste in questione sia installare su alcuni pc delle versioni di fedora nonché a usare in classe il portatile con fedora in dualboot; lo scopo era solo solleticare la loro curiosità e magari invogliare qualcuno a provare per conto proprio.
Ho visto però che i ragazzi sono più abituati a frequentare forum che non a leggere riviste.
Non so nel mondo delle aziende e del lavoro in generale quale fonte di informazione privilegiata ma non mi meraviglierei se avessero simili caratteristiche.

Grazie di questo thread

un annetto fa non sapevo neanche della esistenza di linux.
Ma grazie alla rete e al web ed un mio amico che mi ha spinto a fare il salto sono entrato in questo meraviglioso mondo.
Col precedente sistema operativo ero un vero “idiota” (se mi passate il termine), ora con questo sistema diciamo che sto apprendendo e facendo cose che non avrei mai pensato di fare. Dico questo perché tutta la mia esperienza deriva oltre che da forum come questi, dal web e dalla rete, e non solo. Secondo me , ma è comunque visibile a tutti, tutta la informazione si sta spostando in rete come dice giustamente martin. L’informazione cartacea sarà destinata a spostarsi ed ad adeguarsi offrendo il medesimo servizio alla portata di un click. Anche le persone che conosco per documentarsi usano internet e i forum e non tanto le riviste. Il perché Ubuntu sia la distro più nota e la più in vista sia in rete che sulla carta è data dal fatto che:
1 molte persone per fare il grande salto hanno bisogno di un mezzo pieno di “automatismi” tali da facilitare i loro compiti,
2la sua comunità è comunque enorme rispetto ad altre distro …
E sicuramente ubuntu in questo ha forse il suo asso nella manica. Ovviamente parlo di persone che di informatica ne capicono poco o nulla, e quelle che passano a linux ormai sono tantissime :wink:

[quote=trpost]
inoltre noto un comportamento fastidiosissimo degli ubuntiani e cioé il diffusissimo vizio di fare delle stupide prove con altre distro confrontandole con Ubuntu; per prove intendo virtualizzazioni o visioni veloci delle live per poi far tuonare certe frasi:

1- questa distro è troppo scarna e povera di software a differenza di Ubuntu[/quote]
:-o ma … è solo un live cd contro anche dei live dvd :-o

[quote]
2- con Fedora l’hardware viene riconosciuto al primo avvio, ma in Nautilus le finestre si aprono distintamente una con l’altra, a differenza di Ubuntu[/quote]
:-o :oops: :smiley: :lol::lol::lol:

Ecco un altro os “noioso” ove non ci si diverte a configurare a deovere :smiley: :lol:

Toh e poi aggiungo che divertendomi un po’ con phoronix-test-suite… posso dire che se ubuntu è orientato al desktop… perché allora ha i peggiori risultati come 3d rendering ???
è pure un controsenso :lol:

Comunque al di là ste cose riviste ne ho comperate ben poche; appena vedo che ci son articoli solo su buntu non la considero nemmeno…
Ciao :smiley:

Inanzitutto grazie per le vostre risposte, e per l’oggettività. Alcune cose sono assolutamente vere:

Verissimo, soprattutto la Germania è orientata a Suse per ovvi motivi (come la Francia a Mandriva). Ma le riviste parlano più o meno di tutto. Non dico che devono fare articoli diversificati, basterebbe come diceva mailga un angolino in cui dire: “cone Fedora quel comando è questo, con Suse quello e con pinco pallo questo)”.

Vero, anche se personalmente credo che le riviste non solo hanno un target diverso ma hanno motivo di esistere. Se non altro chi in pausa pranzo invece di sfogliare annoiato un quotidiano si legge un articolo vicino al suo panino…

Ottima idea, ma uno che sceglie di fare per conto proprio poi cosa fa? Hai detto i forum, ma se poi passa in edicola e vede tutto Ubuntu (stavolta, ed è il motivo del mio post iniziale, c’era pure la certificazione server su Ubuntu…) cosa farà? Forse, come è logico sceglierà quella. Nulla di male, ma cosa succede se alla fine della fiera sopravvive solo Ubuntu? Non succederà, perché l’Italia non fa mercato come abbiamo visto, ancor di più la scelta di Linux Pro è alquanto discutibile per non dire sbagliata.

Sono contento della vostra partecipazione, sentiamo altri commenti sul tema e…un altro giro di birre?

Ciao Robyduck

una bella rivista con bei articoli o un libro ben fatto sono insostituibili le porti pure al gabinetto :pint: ;
sulla rete (come tanti) tendo a perdermi e salto di palo in frasca.
Gnu-Linux come la giudicate ?
ho comprato e tenuto qualche numero, ci sono delle belle guide

premessa:io devo tutte le mie conoscenze in ambito GNU-Linux a questo forum e sono veramente grato a tutti quelli che mi hanno aiutato spendendo il loro tempo qui su FOL
detto questo, posso esporvi le mie impressioni su linux magazine a cui sono attualmente abbonato: devo dire che gli argomenti trattati sono abbastanza interessanti e
che spesso citano anche le altre distro(fedora mandriva o debian) e pubblicano spesso degli articoli su minidistro come puppy, slax. ciò nonostante tutte le istruzioni pratiche vengono fornite per ubuntu e derivate, raramente si trovano delle miniguide(intendo di 3/4 righe) che indicano il procedimento per altre distribuzioni.
ho notato che questa rivista è poco curata come lessico(non sono rari gli errori ortografici negli articoli) e quelle che loro pubblicano come news sono già da un po’ di giorni su P.I.
IMHO è una politica della canonical tutta questa pubblicità: direi la quasi totalità dei netbook che non montano winzozz montano ubuntu(al massimo android/chrome OS) e proprio nel numero di questo mese di Linux Magazine c’è l’inserto “come installare ubuntu netbook remix sul tuo UMPC” e non è raro un articolo del genere.
questo senza togliere niente a ubuntu che avrà comunque i suoi pregi per essere cosi “popolare”

[quote]Citazione:

Ho provato in questi anni a portare a scuola sia le riviste in questione sia installare su alcuni pc delle versioni di fedora nonché a usare in classe il portatile con fedora in dualboot; lo scopo era solo solleticare la loro curiosità e magari invogliare qualcuno a provare per conto proprio.[/quote]

Ci provo anche io con i miei compagni di classe, prestandogli magari una chiavetta ‘bootabile’ con su fedora:
la maggior parte di loro mi prendono in giro…
se martin riesce a farli interessare a fedora si vede che sono io che non sono buono.

p.s. un’altra cosa che secondo me non ha alcun senso è una classifica delle distro più usate: a cosa serve?sempre linux è, ed è questo che conta

leggendo un po sul sito oneopensource, ho trovato un altro motivo per cui la distro “più gettonata” sarà ancora più gettonata di prima. E questo motivo fa veramente un po http://www.oneopensource.it/18/01/2010/canonical-supportera-applicazioni-proprietarie-in-ubuntu/ :-o

invece sarebbe un ottimo motivo per non scegliere ubuntu.
è una politica che il mondo opensource non può e non deve accettare.
ripeto la mia posizione:lo ritengo un valido motivo per non scegliere ubuntu

Ciao a tutti.
Uso linux dalla lontana Redhat 6.22 mi pare, mai abbandonata! Un fugace test con suse, ma poi son tornato a redhat e poi fedora! Sono stato abbonato a Linux&C per due anni, tra l’altro mi sono di nuovo abbonato quest’anno e di tutto quello che si è detto mi permetto di portare la mia esperienza nella lettura di quella rivista. Mi è sempre parsa molto variegata, certo le sviolinate su XXXubuntu non mancano, ma l’ho sempre ritenuta utile: molti argomenti di varia natura, dalla configurazione, alla recensione dei programmi, alle news sul kernel ecc! L’ho sempre vista una rivista di Linux e non orientata a quella o quell’altra distribuzione. Per quanto riguarda il destino dell’informazione cartacea, personalmente credo sia insostituibile per varie ragioni.