Settaggio macchine per più utenti

Ciao a tutti
vorrei sapere se qualcuno ha fatto un settaggio di macchine con più utenti per un uso in ambito universitario o lavorativo per capire la gestione degli aggiornamenti, installazione nuovi programmi ecc

Dipende un po’ da che filosofia vuoi seguire, e da che tipo di conoscenze hai. In ogni caso, non gestirli manualmente, ma usa un qualche tipo di software per IaC (Infrastructure As Code), ad es ansible (che scala male oltre la dozzina di macchine), saltstack (il mio preferito per gestione di alcune macchine fino al centinaio), etc.
Poi se hai bisogno di guardare oltre queste cifre, o se vuoi immergerti nel mondo della containerizzazione/virtualizzazione, specialmente in cloud, guarda cose come terraform o simili.

Ciao, grazie della risposta.

Non era mia intenzione spingermi a questi livelli, quello che sto cercando di fare è di approntare un paio di macchine da far utilizzare a utenti inisperti di Fedora e in generale del mondo linux.

Spiego quello che ho fatto:

i pc sono dotati di Gnome in versione classic, per un aspetto più semplice, con alacarte ho spento le icone del terminale, gestore pacchetti, impostazioni, personalizzazioni ecc. e ho cambiato la sequenza scorciatoie da tastiera “ mostra prompt esegui comando”. Tutto questo per evitare che l’utente vada ad aggiungere/rimuovere programmi o creare danni. Così facendo l’utente, quando sono disponibili, può solo installare gli aggiornamenti proposti niente di più, come succede con win in ambito lavorativo.

Vi è un però, sul desktop con dx mouse si apre la finestra dove compare impostazioni a da qui posso vedere le scorciatoie da tastiera e quindi baypassare le restrizioni sopra descritte. Certo l’utente deve essere un po sgamato, ma con internet può apprendere questi comandi, quindi mi chiedevo è possibile inibire anche questa possibilità di visualizzare quanto sopra ?

In passato ho creato un remix di Fedora per ottenere una workstation che rispecchiasse alcuni requisiti dell’azienda in cui lavoravo. In particolare:

  • registrazione del pc nel dominio esistente ed assegnazione ad utente di dominio
  • login centralizzato su AD Microsoft
  • accesso sicuro ad alcune risorse (es. rete, stampanti, etc)
  • possibilità di ottenere il controllo da parte degli amministratori di dominio

In pratica, l’approccio è stato di ottenere una immagine .iso che fosse già preconfigurata con pacchetti e impostazioni desiderati. Successivamente, si è proceduto ad installare la distro ottenuta rimpiazzando i vari Linux esistenti.
Si valutò anche l’ipotesi di utilizzare strumenti come Fleet Commander, ma poi si è rivelato non necessario (magari a te potrebbe risultare utile).