Buon pomeriggio a voi, finita la stagione estiva si ricomincia con la solita vita, che devo ammettere un po’ mi mancava. le mie vacanze sono andate… non dico da schifo ma quasi, questa pandemico patogeno è la seconda estate che mi rovina, spero a che a voi le vacanze siano andate meglio.
Tornando al titolo del post, vi capita spesso di usare il terminale per una qualsiasi operazione da compiere? Io lo faccio spesso, avvolte non mi accorgo nemmeno di farlo tanto è istintiva questa abitudine, nonostante le considerevoli funzioni dell’interfaccia grafica. soprattutto i comandi mv e rm, quest’ultimo può creare notevoli problemi dato che tutto ciò che cancella non è più recuperabile, a tal proposito mi sono inventato un alias. A dirla tutta, non è propri una mia invenzione, ma esperienza di molti anni fa nell’usare red hat 6.0.
alias rm=‘mv $1 -t $HOME/.local/share/Trash/files/’, utilizzando rm come alias e mv come reale comando il file, contenuto nella variabile di sistema $1, viene spostato nel cestino di sistema, certo non è possibile ripristinarlo automaticamente dato che manca il file dei dati di posizione, in compenso, però, questo non è del tutto perduto se si fa un errore, si sa sempre dove ritrovarlo momentaneamente.
Ok, se la mia iniziativa non è una sciocchezza, spero di esservi stato utile con questa dritta e se avete una idea migliore sarò lieto di leggerla.
saluti e a presto