AppImage VS Flatpak VS Snappy

Ultimamente ho notato alcune discussioni sul forum riguardanti flatpak, è invece notizia molto recente che il supporto ufficiale agli snap sia approdato (tra le altre distro linux) anche su fedora, ma di appImage non ne avevo mai sentito parlare, non fino ad oggi almeno.

Personalmente non avevo mai utilizzato uno tra questi tre… come si possono definire?
Forse package manager potrebbe andar bene per snappy e flatpak, ma non credo sia il caso di appImage.

Comunque, spinto più che altro dalla curiosità, ho provato ad installare snappy in seguito all’annuncio sul blog di Canonical del supporto ufficiale su fedora… ma sinceramente non mi ha convinto molto, tra l’altro non l’ho mai utilizzato neanche su xubuntu.
Non ho mai avuto modo di provare personalmente flatpak ma, da quanto mi è sembrato di capire, si deve installare il pacchetto flatpak sul sistema (necessario, oltre che per l’installazione dei pacchetti, anche ad eseguirli) e poi scaricare ed installare i software disponibili in questo formato.

AppImage invece l’ho provato oggi per la prima volta… a differenza degli altri due, sembra più un metodo di “portabilizzazione” dei software. Infatti, al contrario di snappy e flatpak, non richiede l’installazione di alcun pacchetto aggiuntivo (e relative dipendenze) ed il software scaricato non necessita di essere installato… è sufficiente infatti attribuirgli i permessi di esecuzione ed avviarlo.
Il metodo di pacchettizzazione di appImage è molto simile a quello di flatpak (tra l’altro glick, il precursore di flatpak, è stato ispirato proprio da klick, la prima versione di appImage), si tratta infatti di una sorta di immagine che include, oltre al software stesso, anche le librerie di cui ha bisogno per essere eseguito.

Di sicuro rappresentano un metodo di distribuzione del software molto interessante… avere, ad esempio, la possibilità di installare Spotify tramite flatpak senza la necessità di abilitare repository di terze parti che potrebbero confliggere (almeno per quel che mi riguarda confliggono) con altri repository è un vantaggio non da poco, ma quali potrebbero essere tutti i pro ed i contro sull’utilizzo di questi pacchetti?

Discussione collegata: https://forum.fedoraonline.it/viewtopic.php?pid=241955

Per quel poco che ne so, AppImage non fa uso di sandbox e Flatpack usa SELinux per creare un ambiente isolato, mentre Snappy usa AppArmor. Flatpack inoltre mi sembra molto più completo.

da quel che ho provato io flatpak non mi sembra molto affidabile…le app ogni tanto non si installano e a volte è difficile rimuoverle così come rimuovere i repo…l’idea è buona ma c’è ancora parecchio lavoro da fare secondo me…al contrario ho provato uno snap su fedora 25 e mi è andato tutto liscio come l’olio…

Sono tutti in via di sviluppo. Probabilmente Flatpack mirando a fare mille cose ha bisogno di tempo per maturare.