Live con monitor spento

Salve, ho un problema che non riesco a capire quale sarebbe. Se faccio partire la Live di Fedora della penna USB, nemmeno mi parte il test e si spegne il monitor (no signal). Il fatto strano è che, non è passato molto tempo (nemmeno un mese) che ho usato Fedora, la Live mi partiva senza problemi e mi installava Fedora. Pure con Archlinux fa la stessa storia. Mentre con Debian, mi parte l’installer senza problemi, e mi parte il sistema installato senza problemi. Ho il Sicure Boot disabilitato. Sapete cosa potrebbe causare questo problema? Grazie

Domanda classica: fisso o portatile?

fisso (non di marca, assemblato con le mie mani anni fa)

Bene, anch’io ho un fisso. Fai uso di una scheda video diversa da quella installata nella piastra madre? Hai provato a vedere cosa succede cambiando il cavo HDMI? Hai controllato se il cavo è inserito correttamente? Hai provato su un altro monitor, ammesso che ne abbia la possibilità? Sono domande che chiunque farebbe in questo contesto.

Scusa, dart, perché fai uso di una live ogni volta quando basta una semplice installazione definitiva? Scrivi nel tuo posto che hai provato anche la Arch Linux e la Debian. Cosa intendi fare col tuo fisso? Il microprocessore è a 32 o 64 bit?

Grazie delle risposte. Ho fatto prove, e adesso ho una Fedora funzionante. Ho installato Fedora 41 con il valore nomodeset, poi ho installato i driver proprietari. Quindi, ovviamente, per qualche motivo i kernel aggiornati non mi riconoscono la mia scheda video. Tra pochi giorni, acquisterò una scheda video amd. Infondo mi piace di più i driver open-source e la mia attuale scheda video ha circa 15 anni

Grazie della pronta risposta. Ricordati che prima di installare la scheda AMD devi rimuovere i driver proprietari. Anch’io uso una NVidia ma con i Nouveau e non è mica uno degli ultimi modelli. Quando leggo dei loro prezzi attuali mi chiedo perché tutti vogliono queste schede super costose…

Ovviamente, ma farò di certo una installazione pulita, non la configuro nemmeno Fedora non tutti i
dettagli, tanto che tra 2 o 3 giorni devo fare una installazione pulita. Non mi interessano le schede video super costose, andrò sui 100 o 150 euro, non oltre… Tanto che i videogiochi per esempio non mi interessano. Io vado sulle amd perché sembra che Linux funziona meglio sulle amd. Tanto che se più avanti decido di assemblarmi un nuovo computer, non vado di nuovo sulle intel, ma amd anche di CPU

Perché dici che devi fare una nuova installazione pulita dopo averlo installato? Che senso ha? Rimuovi i driver proprietari e le uniche cose che rimarranno, forse, sarà il file di configurazione o poco altro. Sei anche tu un ex utente Windows, si sente come anche quella sindrome chiamata distro dance

Io ex utente di Windows? Certo, 15 anni fa. Sono talmente utente ex di Windows di avere provato anche Gentoo, e per lungo tempo, un utente Arch. Io preferisco sempre le cose in ordine. Poi provare a vedere se la nuova scheda video non da problemi. Che problema ci sarebbe? non ci vuole nemmeno 10 minuti a installare Fedora

Si, forse, ma non sarebbe molto più semplice. se vuoi provare altre distribuzioni, invece di installarle una dopo l’altra, installarne una e una sola e provare le altre con una macchina virtuale? C’è VirtualBox, c’è QEmu. Tra i tanti che frequentano questo sito c’è qualcuno di cui non faccio il nome che pensa che per imparare Linux devi avere installate almeno 4 distribuzioni. Il problema è che così non impari nulla, visto che solo 1% dei comandi varia tra una distribuzione e l’altra e se quella distribuzione appartiene ad un certo ramo e ne hai un’altra dello stesso che cosa impari? Poi le devi mantenere e una cosa è una distribuzione normale, altra cosa sono quelle rolling release come la Arch o Fedora nel ramo Rawhide. Poi se affrontiamo il ramo “gemello” delle BSD anche lì siamo sempre nell’1% di differenze, qualche comando e una visione diversa nella denominazione delle partizioni.

Io ho scritto che installo una distro dietro l’altra? non ho scritto che sono DA 15 ANNI con Linux? Gentoo l’ho provato anni fa. Gentoo era solo per vedere se riuscivo ad installarlo, essendo considerato il più complicato. Mentre per un lungo periodo, ho preferito le rolling release, quindi ero con Archlinux, dopo ho cambiato idea. Debian Testing, adoro Debian ma non volevo essere cosi arretrato con Debian Stable, poi Fedora perché adoro la sua filosofia (ho provato anche SilverBlue). Ho passato a Debian Stable con l’idea di una distro stabile, perché, avevo cose serie nelle mie vita e non avevo più interesse e voglia degli aggiornamenti. Adesso ho voluto ritornare su Fedora (Workstation). Comunque, sui comandi avresti anche ragione, ma non credere che tutto sia così. Se per esempio installi Archlinux in modo manuale, senza lo script (archinstall), ti fa capire veramente come funzione Linux. Senza critiche, ma invece se una persona, fa un uso quotidiano di, per esempio Ubuntu, Debian, Fedora e ecc… certi comandi non li imparerà mai. Mentre con Arch, nell’installazione sui costretto ad usarli, perché, per l’appunto di fare delle configurazioni manuali, invece di automatiche come fanno tante distro

Scusa, dart, ti ho frainteso ma se pensi che Arch Linux sia complicato come installazione pensa allora a LFS Linux! Lì ti tocca installare praticamente il sistema da zero! Comunque l’argomento della linea di comando sotto gli Unix è fondamentale mentre la maggioranza degli utenti pensa che la sola interfaccia utente sia quella grafica. Un errore che noto comunemente è quello di reinstallare il tutto solo per cambiare interfaccia grafica. Quando feci il passaggio da Fedora 30 alla 31 ho dovuto copiarmi tutto il contenuto della mia vecchia installazione sulla nuova e usai GNOME: il problema è che uso abitualmente KDE Plasma. Uno qualunque sarebbe partito fin da subito con questa ma io feci l’opposto, mi installai quell’ambiente che uso tuttora. Non è una cosa da premio Nobel. Quelli di Fedora impazzirebbero se dovessero fare 60 varianti solo per un ambiente grafico che pochi conoscono.

Io non ho scritto che Archlinux è complicato, ho scritto che Gentoo viene considerato complicato, ci vogliono anche ore per installarlo. Archlinux l’ho solo considerato, un sistema che DEVE essere configurato al dettaglio manualmente. Io proprio perché è, comunque abbastanza semplice che ho consigliato una installazione di Archlinux per imparare certi comandi, invece di Gentoo o LFS Linux. Io non reinstallo per l’ambiente grafico. Anni fa, usavo Archlinux con KDE plasma, perché non mi piaceva Gnome 3. Da Gnome 40, è diventata il mio ambiante grafico preferito Gnome. Uso solo Gnome dalla versione 40

Il problema della re installazione solo per l’ambiente grafico è che molti lo fanno! Se penso che il mio primo Windows è stato un 2.0 per 80286 e il mio primo Linux un Slackware 1.2, di acqua ne ho vista passare… Comunque quello della manualità con la linea di comando è quasi un eresia per molti e molti mancano di conoscenze anche solamente storiche, pensando che Linux sia come Windows quando si tratta di ambienti totalmente slegati dal punto di vista storico e con diverse API.

Io non mi riferivo direttamente a te, ma cosa potrei saperne? Potresti avere più esperienza di me, non sono il tipico utente che vuole “dimostrare”. Tutto quello che ho scritto, intendevo nell’utente medio. La maggior fetta di utenti Linux vogliono la semplicità. Molti perfino si spaventano di usare il terminale, molti non sanno nemmeno come usare il package manager della loro distro. Io uso solo il terminale senza usare gnome-software. Ma non mi spavento nemmeno di una installazione pulita. Come riscrivo, io sono un appassionato d’informatica, e mi piace che tutto nel mio pc sia in ordine. Io preferisco fare una installazione pulita, anche quando arriva la nuova versione, più tosto nel passaggio di una versione all’altra. Uno dei motivi che non mi sono più piaciute le rolling release, e ho preferito alle point release

dart, da quando uso solamente Linux gli aggiornamenti da una versione maggiore alla successiva risultano noiosi, sì noiosi. Scarico i pacchetti della nuova versione, risolvo gli eventuali problemi legati regolarmente o allo spazio in / ( root ) o a conflitti tra una vecchia versione e la nuova, poi di media cinque, sei ore aspettando che l’aggiornamento finisca. Anch’io ho seguito il tuo metodo un tempo, prima che avessi la connessione ad internet. Qui siamo sui gusti personali. Una volta, anni fa, stavo effettuando una aggiornamento alla versione maggiore quando si ruppe il disco rigido. Se fossi stato nei miei panni, da quello che ho capito, avresti comprato un disco rigido nuovo e avresti installato da DVD con la nuova versione. Bé, non l’ho fatto. Duplicai il disco rigido su uno nuovo, riparai la copia del file system con una live e il programma d’aggiornamento, dopo i vari controlli all’avvio, riprese come se niente fosse e ottenni il sistema perfettamente funzionante! Questo è uno dei tanti motivi che mi spinsero a mollare Windows.

Salve di nuovo, mi ero sbagliato. Sembrava che fosse la scheda video il problema con il kernel, ma mi sono comprato su Amazon una Radeon RX580, e da lo stesso problema. Ho voluto provare con Windows, per vedere come avrebbe reagito. Inizialmente ho avuto problemi perché non avevo una penna USB flashata da Windows. Ho installato Windows 10 (per non avere problemi con la TPM) su una macchina virtuale (gnome-Boxes) e poi ho condiviso la penna USB nella macchina virtuale, e ho flashato la penna USB nell’installazione di Windows 11. Windows funziona, ma ha problemi pure lui. Una volta che è installato e ti fa le tipiche domande finali (condividi con Microsoft i tuoi dati…? ti abboni a questo…? ti abboni a quello…? e ecc…) il monitor si spegne e si riaccende in continuazioni in giro di pochissimi secondi. Quando si riaccende mi da sempre la scritto il monitor “input not support”. Una volta che hai risposto a tutte le domande, solo nel login continui a spegnersi e riaccendersi il monitor (senza con la scritta “input not support”) ma dato il pin non da problemi, ed è in FULLHD. Allora ho fatto un’ulteriore spesa su Amazon. Una scheda madre (Gigabyte B550 K) e una CPU (AMD Ryzen 5 4600G). Anche Windows, per quanto funziona, comunque è scarso di prestazioni (quindi, anche con il sistema attivo, secondo me c’è il problema sotto), e voglio continuare comunque con Linux. Prima o dopo, avrei voluto passare da Intel a AMD. Mi ero un pò pentito di avermi preso una CPU Intel quella volta.

Errare è umano, perseverare è diabolico. Aggiungo citando quanto disse un certo scienziato: " Al mondo ci sono persone che pensano che ripetendo all’infinito la stessa scelta otterranno risultati diversi, ma sbagliano.". La saga continua, dart. Bentornato tra noi. Dimenticavo un consiglio: se un giorno a caso usando il computer esso inizia ad avere strani comportamenti come comandi errati, lettere ripetute od altro non è un virus, forse, è solo la tastiera che non funziona.

Dire la verità, infatti mi ero già dimenticato una cosa del comportamento di Windows da accendersi e spegnersi il monitor, me l’hai fatto ricordare tu d68qdq8dq. Veramente, il monitor aveva più reazione da accendersi e spegnersi (delle domande di Windows) muovendo il mouse. lasciandolo un attimo fermo il mouse, allora ci metteva di più a spegnersi